Ricordiamo Antonia Sani
«Come una canzone che segna un'epoca»
ADDIO AD ANTONIA SANI. Una vita con le donne per il disarmo e la pace
di Marinella Correggia - pubblicato su Il Manifesto, edizione cartacea del 15 novembre 2022
Un impegno associativo portato avanti per decenni in tanti ambiti della vita collettiva: le donne per la pace e il disarmo, la Costituzione, la scuola pubblica, la laicità, il miglioramento dei quartieri, i diritti dei pedoni. Antonia Baraldi Sani, ferrarese trapiantata a Roma, se ne è andata il 12 novembre a 86 anni, molto attiva fino all'ultimo nonostante lutti e malattie. Una parte importante del lavoro sociale di Antonia è stata dedicata alla sezione italiana della Lega internazionale delle donne per la pace e la libertà,Wilpf (Women's International League for Peace and Freedom), che ha presieduto dal 2011 al 2018.
RICORDA PATRIZIA Sterpetti, attuale presidente di Wilpf Italia e sua amica per 30 anni: «Antonia, entrata nel direttivo della nostra sezione nel 1992, ha seguito diversi conflitti mondiali e l'istituzione del Tribunale penale internazionale. Ha lavorato per la divulgazione della risoluzione 1325 sul protagonismo delle donne per la pace, adottata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite nel 2000. Si è impegnata per il progetto di costituzione di una Istituzione nazionale indipendente per la tutela dei diritti umani. Ha scritto report sui diritti delle donne per la Revisione universale periodica dell'Italia presso il Consiglio dei diritti umani a Ginevra.
È stata una delle tre presidenti dell'Associazione federativa femminista internazionale (Affi) presso la Casa internazionale delle donne di Roma. Si è concentrata sul disarmo nucleare caldeggiando la ratifica da parte dell'Italia del Trattato di proibizione delle armi nucleari. È stata referente di Ican, la campagna internazionale contro le armi nucleari. Sotto la sua supervisione attenta, da docente quale era stata, sono passati centinaia di documenti, report, volantini. Antonia è come una canzone che segna un'epoca. Amabile, empatica, attenta e dialogica, perché chi come lei vuole cambiare il mondo è curioso, deve capire e ascoltare tutti».
DELLA RISOLUZIONE 1325, Antonia Sani scriveva: «Il testo ci conduce subito su un terreno concreto: la risoluzione riguarda il ruolo delle donne nei conflitti armati: a) prevenzione e soluzione del conflitto; b) consolidamento della pace e partecipazione paritetica, in particolare nei ruoli decisionali in materia di prevenzione e soluzione dei conflitti». La Wilpf è la più longeva organizzazione pacifista-femminista al mondo. Nasce il 28 aprile 1915, durante la prima guerra mondiale, quando millecentotrentasei donne di dodici paesi - c'era anche l'italiana Rosa Genoni - si incontrano all'Aja. Annunciando nella risoluzione istitutiva un obiettivo di portata eterna: sviluppare strategie di mediazione per porre fine alla guerra e più in generale sradicare le cause e le radici dei conflitti.
«NOI, LE DONNE del Congresso internazionale, protestiamo contro la follia e l'orrore della guerra, causa di incessanti sacrifici di vite umane e della distruzione di tanti frutti del lavoro umano nei secoli»; «Questo Congresso fa appello ai paesi neutrali affinché compiano i passi necessari a convocare una conferenza finalizzata ad avviare un meccanismo di mediazione perenne (...)»; «Insieme, le donne di tutti i paesi sono una delle forze più importanti per la prevenzione della guerra, ma questo presuppone che abbiano pari diritti con gli uomini». E poi il principio guida: «Questo Congresso delle donne chiede il disarmo universale da raggiungersi con un trattato internazionale (...). I profitti privati accumulati dalle fabbriche di armi sono un grande ostacolo all'abolizione della guerra».
NEL 1983, Harriet Otterloo, della sezione svedese della Wilpf, scrisse: «Se distruggiamo la Terra non ci sarà pace. Per questo il movimento ecologista è parte del movimento pacifista». Così, alla Conferenza delle parti Cop27 in corso sui cambiamenti climatici, nel suo impegno eco-pacifista la delegazione della Wilfp, anche grazie al lavoro di Antonia Sani, è attualmente impegnata a sottolineare il nesso essenziale fra protezione del clima e disarmo. Per, leggiamo sul sito, «un mondo nel quale le persone, il pianeta, tutti gli esseri coesistano in armonia».
(I funerali oggi, 15 novembre, alla Certosa di Ferrara alle 15,30)

Da Italialaica.it sito dei laici italiani
IERI CI HA LASCIATI ANTONIA BARALDI SANI
Di Redazione | 13.11.2022
È morta ieri, 12 Novembre, Antonia Sani. Non sarà più accanto a noi nell'impegno costante per la laicità, non l'avremo come consigliera preziosa, amica generosa. La sua ampia cultura, che l'ha vista attiva sino ai giorni recenti, mancherà a noi, mancherà a tutte le realtà nelle quali era coinvolta appassionatamente e mancherà a chi scrive. Ciao Antonia, il tempo trascorso assieme è stato intenso, per me importante e delicatamente appassionato. Mirella Sartori
Giovanni Vetritto:
Ho conosciuto Antonia nei giorni delle proteste contro la riforma Gelmini. Era diversa da noi, convintamente comunista, ma eravamo perfettamente d'accordo su scuola e laicità. Una combattente che ci mancherà negli anni di Valditara.
Erminia Enprim:
Questa notte ci ha lasciate/i Antonia Sani, con la quale abbiamo spesso interloquito anche sulla lista "Lidia Menapace". Mi mancherà. Riporto il ricordo che le ha dedicato la redazione del paese delle donne È mancata a chi l'amava, a tutte noi, in questa triste notte, Antonia Sani, donna generosa e intelligente, democratica e femminista, che ha investito la sua vita nel rispetto e nella difesa dell'umanità: diritti, scuola , pace, Costituzione. Non ci sono parole e ringraziamenti bastevoli per quanto ha dato alla Wilpf-Italia, di cui a lungo è stata Presidente, alla Casa internazionale delle donne, alla nostra stessa associazione. I nostri abbracci e le più sincere condoglianze a chi, vicino o lontano da lei in questo momento, la piange. Associazione e redazione de Il Paese delle Donne.
13.11.2022
LA TERRESTRITA' SECONDO ANTONIA SANI
IL SUO CONTRIBUTO AL LIBRO "MEMORIA E FUTURO" (MIMESIS EDIZIONI, 2020)
di Antonia Baraldi Sani * Già presidente di WILPF Italia
"La Terra è la nostra Madre, l'energia cosmica, la Natura. Noi le apparteniamo, non lei appartiene a noi". (Antonia Baraldi Sani)
ANTONIA SANI NELL'ARCHIVIO DI RADIO RADICALE

Ecco le indicazioni per gli amici di Antonia su come raggiungere martedi 15 novembre la Sala del Commiato all'interno della Certosa di Ferrara.
1) Arrivato alla stazione ferroviaria prendi un taxi, subito fuori dall'ingresso principale nell'angolo di destra, e fatti portare alla SALA DEL COMMIATO in CERTOSA con ingresso da VICOLO DEL PORTONE (ultima traversa a destra di CORSO ERCOLE I D'ESTE).
2) VICOLO DEL PORTONE è una strada senza uscita, che termina proprio con l'ingresso pedonale all'ala moderna della Certosa. Varca a piedi il cancello e prosegui dritto. Dopo un centinaio di metri, sulla tua sinistra vedrai la Sala del Commiato, recente edificio adibito alla celebrazione delle funzioni funebri laiche.
I tre figli di Antonia (Valentino, Nicola e ..) sono lì nei pressi all'esterno della sala fin dalle ore 15. La funzione per Antonia avrà inizio alle 15,20.

Il ricordo della WILPF internazionale (a cura di Patrizia Sterpetti)
giovedì, 16 novembre 2022
Antonia Sani è entrata a far parte del consiglio di amministrazione di WILPF Italia nel 1992 e dal 2011 al 2018 è stata la quarta presidente dopo Giovanna Pagani, Miriam Pellegrini Ferri e Ada Donno.
Insegnante di professione, dal 1970 è conosciuta in Italia come una grande attivista per il rilancio della Costituzione, per le scuole pubbliche, per i laici e per i diritti umani e le donne in particolare. Entrando a far parte del WILPF ha seguito molti conflitti mondiali e ha accolto molte donne provenienti da paesi in crisi (Palestina, Albania, Haiti...). Ha lavorato all'istituzione della Corte penale internazionale, ha lavorato per la divulgazione della risoluzione 1325 delle Nazioni Unite su donne, pace e sicurezza e nella stesura dei piani d'azione nazionali italiani; ha lavorato per il progetto di costituzione di un'Istituzione Nazionale Indipendente per la tutela dei diritti umani che non esiste in Italia; ha scritto rapporti per la Revisione periodica universale italiana sui diritti delle donne. È stata una delle presidenti dell'A.F.F.I. Federative Feminist Association International, con sede nella Casa Internazionale delle Donne a Roma. Negli ultimi anni, si è concentrata in particolare sul disarmo nucleare, sostenendo la ratifica da parte dell'Italia del Trattato di proibizione delle armi nucleari come collegamento per ICAN.
Antonia era la moglie di Massimo Sani, regista e documentarista che ha dedicato molte opere alla seconda guerra mondiale. Hanno vissuto per alcuni anni a Monaco di Baviera, e per questo Antonio, parlava bene il tedesco.
Nonostante abbia vissuto con il cancro nei suoi ultimi anni, Antonia non ha smesso di essere attiva, Una donna di grande intelligenza e autorità, aveva grandi capacità pedagogiche e comunicative, con uomini e donne. Ha dialogato e ascoltato perché chi vuole cambiare il mondo deve prima capirlo.
Tutti l'abbiamo amata e la terremo come riferimento da seguire.
Patrizia Sterpetti, Presidente WILPF Italia
