Passato lo voto gabbato lo santo popolo pacifico
PER IL CESSATE IL FUOCO AGISCONO NON TANTO IDEE MA FORZE ECONOMICHE E POLITICHE.
CONTANO ANCHE QUELLE CHE - PASSATO IL VOTO - GABBERANNO, AD ESEMPIO, LO SANTO POPOLO POLACCO.
COSI'COME VIENE GABBATO LO SANTO POPOLO ITALIANO.
In Russia devono andare avanti le difficoltà economiche provocate da costi della guerra e sanzioni mentre Putin va a vincere le prossime elezioni presidenziali nel marzo 2024.
Quindi il cessate il fuoco si basa sullo stallo militare (la controffensiva ucraina non sfonda veramente e dissangua l'esercito di Kiev) e sulla continuità dell'attuale assetto di potere imperniato sul regime putiniano.
Una volta in sella per altri 6 anni, fino al 2030, Putin sarà più disposto a negoziare.
Non avrà più bisogno di spacciare quello che sta succedendo sui campi di battaglia come una clamorosa vittoria dell'"operazione militare speciale" volta a proteggere le minoranze russe nel Donbass e a "denazificare" l'Ucraina.
Avrà le mani libere per trattare tutti i compromessi del caso.
Negli USA l'opinione pubblica è stanca (il 51% pensa: "Abbiamo già dato a Zelensky") ed è significativo che il nuovo pacchetto Biden di aiuti a Kiev (24 miliardi di dollari) trova finalmente degli oppositori al Congresso. All'"eroe" (si fa per dire) Zelensky stavolta non è stato concesso di parlare dal pulpito istituzionale. Anche qui preme l'elettorato intercettato da Trump mentre la sinistra democratica non è pervenuta.
La crisi economica ha portato la Polonia a sfilarsi perché il PIS, per restare al potere, ha bisogno del voto dei contadini che sta venendo meno a causa della crisi del grano.
Il governo di Varsavia ha imposto l'embargo sul grano ucraino che sta facendo precipitare i prezzi (non sto qui a spiegare il meccanismo dei camionisti ucraini che lo vendono al peggior offerente).
Le piazze sono state riempite da milioni di persone che hanno rivendicato non la pace ma la cessazione degli aiuti militari.
Dal punto di vista di Kiev, passate le elezioni, sarà gabbato lo santo popolo polacco. "La Polonia è consapevole che il vero pericolo è la Russia. Siamo e resteremo alleati contro di essa. Il territorio polacco è hub logistico per la fornitura di armi all'Ucraina, e così sarà anche in futuro. Va considerato che la Polonia è in periodo pre-elettorale, quindi per loro è importante proteggere gli interessi di contadini e produttori agricoli". Così intervistato da Repubblica Mykhailo Podolyak, consigliere dell'Ufficio presidenziale ucraino, ridimensiona la preoccupazione per l'annuncio di Varsavia riguardo lo stop alla fornitura di armi, affermando che la "questione va compresa nel suo insieme".
Vale a dire che la volontà del popolo sarà tradita dai partiti al potere. Esattamente quello che succede in Italia, dove l'atlantismo cementa sia la maggioranza che l'opposizione politica, ed abbiamo il "pacifismo serio" (secondo Crosetto) che è compiacente e subalterno. Al 5 novembre 2022 seguirà un 7 ottobre altrettanto inutile per rappresentare la maggioranza "pacifica" del popolo italiano, mentre sarà utile per la rassicurazione psicologica della sottotribù culturale costituita dal pacifismo. "Siamo in tanti, esistiamo!".
Il cessate il fuoco non dipende da nessuna idea ma dai rapporti di forza.
Dipende dalle forze che sono disponibili al compromesso (il regime putiniano che si scopre più o meno saldo in sella. Gli USA che si stancano politicamente del militarismo dai presunti "principi democratici". Quello del "fronte delle democrazie contro le autocrazie", per intenderci).
Dipende dalle forze disponibili e attive nel mediare: il Vaticano, la Cina, i restanti BRICS alla guida del Sud Globale.
Questi sforzi diplomatici devono convergere e pare che sia già successo tra la Santa sede e la Cina.
L'Unione europea e gli Stati europei invece non giocano alcun ruolo.
Anzi c'è l'UK che si fa testa d'ariete per una fazione NATO più aggressiva.
Il cessate il fuoco dipende infine dalle forze disarmiste e antimilitariste che si organizzano nell'opposizione alla guerra a livello internazionale e nazionale.
Il cessate il fuoco dipende in Italia dal fatto che si formi un movimento PACE TERRA DIGNITA' che diventi polo attrattivo capace di abbattere il monopolio della rappresentanza di rete italiana pace e disarmo. Cioè dei pacifisti che servono al potere per gabbare lo santo popolo italiano dei pacifici.
La nonviolenza efficace, che è altra cosa dalla nonviolenza etica e culturale, è appunto questo: la consapevolezza di dover agire strategicamente come forza - la forza dell'unione popolare basata su solidarietà e giustizia - che si contrappone contro altre forze in campo che formano un parallelogramma complessivo.
La nonviolenza si basa su un sogno, ma deve tradurre i principi in strategia e organizzazione, come insegna l'esperienza pratica di Gandhi e l'opera di Gene Sharp.
Un ultima cosa. Concordo in parte con questa affermazione di Marco, di cui apprezzo totalmente lo spirito, in questa chat "pacifista".
"Io credo che una "lista pacifista" che si presenti solo come tale sarebbe poco attrattiva per la maggior parte della popolazione. Bisogna parlare degli effetti della guerra sulla vita comune, innalzamento dei prezzi al consumo, dei carburanti, dei mutui. La condanna della guerra viene di conseguenza se si legano questi fatti".
Concordo in parte con Marco perché il nostro compito è tentare di chiarire subito come la guerra abbia agito da fattore scatenante dominante su una crisi economica che in Europa si farà sempre più pesante per i settori popolari...
Ricordo infine di sottoscrivere la petizione
https://disarmistiobiettori.webnode.it/l/novitapacesantoroeuropee/
LA BUONA NOVITA' DELLA PACE CON SANTORO ALLE EUROPEE DEL 2024
Il documento online si firma al seguente link: https://www.petizioni.com/listapaceterraeuropee
rif. Alfonso Navarra (cell. 340-0736871) ed Ennio Cabiddu (cell. 366-6535384) - Disarmisti esigenti membri WAR RESISTERS INTERNATIONAL per il tramite della LEGA OBIETTORI DI COSCIENZA www.disarmistiesigenti.org - membri ICAN, premio Nobel per la pace 2017
Primi firmatari: Emanuela Baliva - Daniele Barbi - Michele Boato - Milly Bossi Moratti - Angelo Cifatte - Cosimo Forleo -Luigi Mosca - Giuseppe Musolino - Antonella Nappi -Cristina Rinaldi - Pino Arancio - Sandra Cangemi - Amalia Navoni - Andrea Bulgarini